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La bandiera. Tre bande verticali uguali di blu prussiano (lato di sollevamento), giallo cromo e rosso vermiglio; emblema al centro della bandiera è di un'aquila romana di oro scuro (marrone) delineato in nero con un becco rosso e artigli che portano una croce gialla nel becco e un ramo verde di ulivo nei suoi artigli destri e uno scettro giallo nei suoi artigli sinistri; sul suo petto è uno scudo diviso orizzontalmente rosso su blu con una testa stilizzata uro (aurochs), stella, rosa e mezzaluna tutto in nero-delineato giallo; sulla base dello schema di colori della bandiera della Romania - con cui la Moldavia condivide una storia e cultura - ma la banda blu della Moldavia è più leggera; il rovescio della bandiera mostra un'immagine specchiata dello stemma. Nota: una delle tre sole bandiere nazionali che differiscono sul dritto e sul rovescio - le altre sono Paraguay e Arabia Saudita. GEOGRAFIA - EUROPA - MOLDAVIAPRESENTAZIONELa Moldavia confina a Nord, a Est e a Sud con l'Ucraina, a Ovest con la Romania.Si estende per 33.843 kmq e la popolazione ammonta a 3.599.528 (2024) abitanti, con una densità di 118 abitanti per kmq. Il gruppo etnico di maggioranza è quello dei Moldavi (76,1%); sono presenti anche Ucraini (8,4%), Russi (5,8%), Gagauzi (4,4%), Romeni (2,1%), Bulgari (1,9%), altri (1,3%). La lingua ufficiale è il moldavo; sono diffusi anche il russo e l'ucraino. La religione maggiormente praticata è quella ortodossa (44,4%). Già Repubblica federata nell'ambito dell'URSS, e proclamatasi indipendente nel 1991, la Moldavia è una Repubblica. Secondo la Costituzione, approvata nel 1994, il presidente della Repubblica, eletto a suffragio diretto, rimane in carica per cinque anni, mentre il Parlamento, composto da 101 membri eletti a suffragio universale, è rinnovato ogni quattro anni. L'unità monetaria è il leu moldavo. La capitale è Kisinëv (647.513 ab.). IL TERRITORIOIl Paese è compreso per la maggior parte fra i fiumi Prut e Dnestr ed è costituito da un susseguirsi di bacini pianeggianti attraversati da numerosi corsi d'acqua, tributari dei due fiumi maggiori o del vicino Danubio. Il sistema orografico è rappresentato unicamente da una serie di modesti rilevi collinari nel Nord e nel centro del Paese. La grande presenza di acqua tempera il clima continentale e modella il paesaggio, dando vita a grandi steppe erbose che predominano sulle foreste di latifoglie. La maggior parte del territorio è comunque destinata all'agricoltura.Mappa della Moldavia che mostra le principali città e parti dei paesi circostanti. Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online. L'ECONOMIAL'agricoltura è molto fiorente e occupa una parte importante dell'economia moldava. Si coltivano largamente la vite, i cereali, la barbabietola da zucchero e il tabacco. Caratteristiche sono le colture di alberi da frutta, girasoli ed essenze odorose (lavanda, menta, salvia e rose). Sviluppato è anche l'allevamento di bovini, ovini e suini. L'industria è occupata in larga parte nella trasformazione dei prodotti agricoli e nelle attività forestali (industria tessile, conciaria, dell'abbigliamento e del legno). Sono presenti però anche industrie meccaniche e dei laterizi. Importante anche la produzione di energia elettrica. La rete viaria interna è ben sviluppata, mentre i collegamenti con l'estero sono affidati perlopiù alla rete ferroviaria. A Kisinëv si trova l'aeroporto principale del Paese. Sviluppata è anche la navigazione interna, specie sul Dnestr.CENNI STORICILa Moldavia costituisce una regione storica della Romania, i cui territori orientali furono in passato sotto il dominio russo. La regione approssimativamente coincidente con la Moldavia indipendente fu abitata sin dal Paleolitico. In tempi storici (secc. II-III d.C.), i Romani estesero la loro influenza sulla parte meridionale del Paese, mentre a Nord continuarono a permanere le popolazioni dei Daci, degli Sciti e dei Geti. Con il declino e la caduta dell'Impero romano, la Moldavia divenne terra di transito verso occidente dei barbari e subì numerose devastazioni. Particolarmente gravi furono quelle degli Unni (375-453), degli Avari e Bulgari (secc. VI-IX) e dei Magiari (sec. X). Dopo il IX sec. fu devastata da popoli turchi e mongoli sino a quando, nei secc. XII e XIV, i Valacchi arrivarono nel Paese e fondarono piccoli Stati, tributari dell'Ungheria. Unificatisi in un solo Principato nel 1359, i Moldavi estesero il loro dominio sino al Mar Nero e al fiume Dnestr, prima di diventare vassalli della Polonia nel 1387. Nella seconda metà del XIV sec., i Moldavi si liberarono dalla dominazione ungherese e dai khan tatari e allo stesso tempo ampliarono il proprio territorio. All'inizio del XV sec. la Moldavia era delimitata a occidente dal fiume Dnestr, a Sud dal Mar Nero e dal Danubio e a oriente dai Carpazi. Il piccolo Principato si trovò nell'orbita di Stati più grandi: Ungheria, Polonia, gran Principato di Lituania, Turchia e khanato di Crimea. Il Principato di Moldavia ottenne i principali successi politici ed economici durante il Regno di Alessandro il Buono (1400-32) e di Stefano III il Grande (1457-1504). In questo periodo, la Moldavia si scontrò con l'Ungheria, la Polonia e il khanato di Crimea, anche se il maggiore pericolo fu costituito dall'espansionismo della Turchia a cui la Moldavia già pagava un tributo. Nel 1475 l'esercito turco invase la Moldavia: inizialmente colpito da una pesante sconfitta nella Battaglia di Vaslui, nel 1484 l'esercito ottomano strappò alla Moldavia i territori che circondavano le fortezze di Kilia e Belgorod. Al principio del XVI sec., la Moldavia perse la propria indipendenza e riconobbe il potere del sultano turco, ma conservò una considerevole autonomia all'interno dell'Impero ottomano. La Moldavia fu costretta ad allearsi con le grandi potenze che si opposero alla Turchia; nel 1711 l'esercito moldavo si unì alle forze dello zar russo Pietro il Grande, alleandosi poi con Ungheria, Austria e Polonia. Durante le guerre russo-turche in territorio moldavo (1735-39, 1768-74, 1787-91), numerosi volontari moldavi combatterono nell'esercito russo contro i Turchi. La dominazione turca in Bucovina durò fino al 1775, quando questa fu annessa all'Impero austriaco; la Bessarabia fu sotto il potere turco fino al 1812 e il resto del Principato di Moldavia fino al 1878. Nel 1812, infatti, la Pace di Bucarest pose fine al dominio turco, ma assegnò il territorio della futura Moldavia indipendente (Bessarabia) alla Russia, che lo detenne sino alla fine della prima guerra mondiale. All'inizio, la Bessarabia ebbe un regime autonomo all'interno della Russia e Kisinëv divenne la capitale della regione. Dal 1873 tuttavia la Bessarabia fu trasformata in una provincia russa.Nel periodo delle guerre russo-turche del 1828-29, 1877-78 e durante la guerra di Crimea (1853-56), in cui la Russia fu opposta a Turchia, Francia e Gran Bretagna, la Bessarabia costituì l'avamposto dell'esercito russo. Secondo la Pace di Parigi (1856), parte della Bessarabia meridionale vicina al Danubio e al Mar Nero fu annessa al Principato di Moldavia, il quale (1859) si unì alla Valacchia, formando lo Stato della Romania. Nel 1878, in base al Trattato di Berlino, questo territorio fu restituito alla Russia. Il 2 dicembre 1917 fu proclamata la Repubblica popolare moldava e le truppe rumene entrarono in Bessarabia, destituendo il potere sovietico locale. Tra il dicembre 1917 e il gennaio 1918 quest'ultimo fu ristabilito in Moldavia; in dicembre la Bessarabia venne annessa alla Romania e, a fine gennaio, fu proclamata l'indipendenza della Repubblica moldava. Tra il 1920 e il 1940 il territorio dell'attuale Moldavia fu diviso in due parti uguali: la Bessarabia fu attribuita al Regno rumeno e la riva sinistra del Dnestr all'URSS. Il 12 ottobre 1924 fu costituita la Repubblica autonoma moldava, in Ucraina, con capitale Balta, in seguito, dal 1929, Tiraspol'. Durante la seconda guerra mondiale, il 28 giugno 1940, il Governo sovietico impose un ultimatum alla Romania, così che la Bessarabia fu nuovamente annessa all'Unione Sovietica; il 2 agosto, all'interno dell'Unione Sovietica, fu fondata la Repubblica federata moldava, risultato dell'unione tra la parte centrale della Bessarabia e la Repubblica autonoma di Moldavia. Le zone settentrionali e meridionali della Bessarabia insieme alla zona orientale della Repubblica autonoma di Moldavia rimasero in territorio ucraino. Con l'invasione (giugno del 1941) delle truppe naziste in territorio sovietico, la Romania, alleandosi con Hitler, recuperò l'intera Bessarabia, fino al Dnestr e a Odessa. Tre anni più tardi l'Armata Rossa recuperò la Bessarabia e la Bucovina settentrionale e ne fecero la Repubblica socialista sovietica di Moldavia. Solo alla fine degli anni Ottanta, con il divampare dei particolarismi nazionali in tutta l'URSS, la Moldavia sovietica dichiarò prima la propria sovranità (1990) e poi l'indipendenza (1991), entrando quindi nella Comunità di Stati indipendenti (CSI). Nel contempo, si acuirono le tendenze separatiste del Dnestr, abitato da un gran numero di Russi, e della Gagauzia. La legge proclamò il moldavo lingua ufficiale nei contesti politico, economico, sociale e culturale, lasciando l'utilizzo del russo solo ai mezzi di comunicazione. Nel settembre 1991, un mese dopo la dichiarazione d'indipendenza della Moldavia, si autoproclamarono le Repubbliche di Dnestr e Gagauzia, che si opponevano all'indipendenza della Moldavia e alla sua annessione alla Romania. Dopo il fallito colpo di Stato contro Michail Gorbaciov a Mosca, nell'agosto del 1991, il Governo moldavo arrestò i leader dei movimenti separatisti locali e in dicembre, furono indette le prime elezioni presidenziali, nelle quali fu eletto Mircea Snegur. Il 2 marzo 1992 la Moldavia fu ammessa come nuovo membro dell'ONU; il 16 dello stesso mese, di fronte all'impossibilità di giungere a un accordo di pace e al proseguimento dei combattimenti nel Dnestr, il presidente M. Snegur dichiarò lo stato d'emergenza e ordinò di reprimere le forze di opposizione operanti nella regione. Nel giugno del 1992 gli scontri tra il Governo locale filo-russo di Pridnestrovie, nel bacino del Dnestr, e l'esercito della Moldavia diventarono più intensi. Pridnestrovie di fatto riuscì a mantenere la propria indipendenza e il Governo moldavo rinunciò all'uso della forza per porre fine al conflitto. Intanto, le forze politiche si divisero tra i fautori dell'unificazione con la Romania e coloro che insistevano sulla sovranità e sull'indipendenza dello Stato moldavo. Nelle elezioni parlamentari, i partiti indipendentisti ottennero un'ampia maggioranza e confermarono il primo ministro in carica Andrei Sangheli. Nell'agosto del 1994 entrò in vigore la nuova Costituzione, che proclamò lo Stato indipendente e democratico di Moldavia. Due mesi più tardi fu firmato un accordo con Mosca per dare il via al ritiro delle truppe russe; quello stesso anno la Moldavia aderì al programma NATO "Partnership for peace" finalizzato al mantenimento della pace nel mondo. Nel 1995, Kisinëv accelerò il programma delle privatizzazioni e facilitò l'ingresso dei capitali stranieri. Il presidente M. Snegur non riuscì però a trovare maggiori adesioni alla sua politica e, nelle elezioni del novembre 1996, fu sconfitto da Petru Lucinschi. Quest'ultimo proseguì sulla via delle riforme economiche, ma la vittoria dei comunisti nelle elezioni parlamentari del marzo 1998 fu interpretata come un segno di rifiuto verso il Governo del presidente. Nel 2000 il Parlamento avrebbe dovuto scegliere un successore al presidente Lucinschi, ma gravi dissidi ne impedirono l'elezione: il Parlamento venne allora sciolto e furono indette elezioni anticipate per il mese di febbraio 2001. Nell'occasione oltre il 50% dei consensi andarono al Partito comunista di Vladimir Voronin che, due mesi più tardi, venne eletto presidente. Le elezioni parlamentari del marzo 2005 confermarono il Partito comunista di Voronin primo partito della Moldavia con il 56% dei consensi. La Moldavia in Europa. LE CITTÀKisinëv(716.530 ab.). Capitale della Moldavia, sorge al centro di ricche campagne sulle sponde del fiume Byk, un affluente del Dnestr.È un tradizionale mercato agricolo, oltre che sede di industrie alimentari (distillerie, aziende vinicole, fabbriche di conserve e mattatoi) che trasformano i prodotti agricoli della regione. L'industria meccanica produce macchine agricole, mentre altre industrie si occupano della lavorazione del legname, del tabacco, del cuoio e di tessuti. Attiva e fiorente sin dalla metà del XV sec., Kisinëv attraversò un periodo di decadenza durante la dominazione turca (1555-1812) e risorse quando passò, con la Bessarabia, alla Russia. Ceduta alla Romania alla fine della prima guerra mondiale, la città fu annessa dall'Unione Sovietica nel 1940. Occupata da Tedeschi e Rumeni fra il 1940 e il 1944, Kisinëv subì gravi distruzioni prima di tornare all'URSS come capitale della Repubblica socialista di Moldavia. Quando nel 1991 tale Repubblica divenne indipendente, la città ne seguì le sorti. Kisinëv è anche sede di un'università e di un'accademia delle scienze. Tiraspol'(185.000 ab.). Città della Moldavia sud-orientale, lungo la riva sinistra del Dnestr. Ha stabilimenti meccanici, elettrotecnici e alimentari.Fondata nel 1793, nel 1992 venne proclamata capitale della Repubblica indipendente di Transdnestria, regione abitata da una maggioranza russa e che gode di un regime di autonomia speciale all'interno della Moldavia. Dal The World Fact Book Introduzione Gran parte dell'attuale territorio moldavo divenne una provincia dell'Impero russo nel 1812 e poi unificata con la Romania nel 1918 all'indomani della prima guerra mondiale. Questo territorio fu poi incorporato nell'Unione Sovietica alla fine della seconda guerra mondiale. Sebbene la Moldavia sia indipendente dall'Unione Sovietica dal 1991, le forze russe sono rimaste sul territorio moldavo ad est del fiume Nistru nella regione separatista della Transnistria. Gli anni di governo del Partito Comunista in Moldavia dal 2001 al 2009 si sono conclusi con violente proteste legate alle elezioni e una ripetizione delle elezioni parlamentari nel 2009. Una serie di coalizioni di governo pro-Europa ha governato la Moldavia dal 2010-19, ma il filo-russo Igor DODON ha vinto la presidenza nel 2016 e il suo Partito socialista della Repubblica di Moldova ha vinto una pluralità nelle elezioni legislative del 2019. La candidata riformista pro-UE Maia SANDU ha sconfitto DODON nella sua rielezione nel novembre 2020 e il Partito di Azione e Solidarietà, che SANDU ha fondato nel 2015, ha vinto una maggioranza parlamentare in un'elezione legislativa anticipata nel luglio 2021. Il primo ministro Natalia GAVRILITA e il suo gabinetto si sono insediati nell'agosto 2021. Lingue Moldavo/rumeno 80,2% (ufficiale) (il 56,7% identifica la propria lingua madre come moldavo, che è praticamente lo stesso del rumeno; il 23,5% identifica il rumeno come lingua madre), il russo il 9,7%, il gagauzo il 4,2% (una lingua turca), l'ucraino il 3,9%, il bulgaro l'1,5%, il rom lo 0,3%, l'altro 0,2% (stima 2014). Suddivisioni 32 raions, 3 comuni, 1 unità territoriale autonoma e 1 unità territoriale. Raions: Anenii Noi, Basarabeasca, Briceni, Cahul, Cantemir, Calarasi, Causeni, Cimislia, Criuleni, Donduseni, Drochia, Dubasari, Edinet, Falesti, Floresti, Glodeni, Hincesti, Ialoveni, Leova, Nisporeni, Ocnita, Orhei, Rezina, Riscani, Singerei, Soldanesti, Soroca, Stefan Voda, Straseni, Taraclia, Telenesti, Ungheni Comuni: Balti, Bender, Chisinau. Unità territoriale autonoma: Gagauzia. Unità territoriale: Stinga Nistrului (Transnistria). Economia Nonostante i recenti progressi, la Moldavia rimane uno dei paesi più poveri d'Europa. Con un clima moderato e terreni agricoli produttivi, l'economia della Moldavia si basa fortemente sul suo settore agricolo, con frutta, verdura, vino, grano e tabacco. La Moldavia dipende anche da rimesse annuali di circa 1,2 miliardi di dollari - quasi il 15% del PIL - dai circa un milione di moldavi che lavorano in Europa, Israele, Russia e altrove. Con poche risorse energetiche naturali, la Moldavia importa quasi tutte le sue forniture energetiche dalla Russia e dall'Ucraina. La dipendenza della Moldavia dall'energia russa è sottolineata da un debito di oltre 6 miliardi di dollari nei confronti del fornitore russo di gas naturale Gazprom, in gran parte il risultato del consumo di gas naturale non rimborsato nella regione separatista della Transnistria. Moldavia e Romania hanno inaugurato il progetto di interconnessione del gas naturale Ungheni-Iasi nell'agosto 2014. Il gasdotto di 43 chilometri tra Moldavia e Romania, consente sia l'importazione che l'esportazione di gas naturale. Diversi ritardi tecnici e normativi hanno impedito al gas di fluire in Moldavia fino a marzo 2015. Le esportazioni di gas rumeno verso la Moldavia sono in gran parte simboliche. Nel 2018, la Moldavia ha aggiudicato una gara d'appalto alla rumena Transgaz per costruire un gasdotto che collega Ungheni a Chisinau, portando il gas ai centri abitati moldavi. La Moldavia cerca anche di connettersi con la rete elettrica europea entro il 2022. L'obiettivo dichiarato del governo di integrazione nell'UE ha portato ad alcuni progressi orientati al mercato. La Moldavia ha registrato una crescita economica migliore del previsto nel 2017, in gran parte trainata dall'aumento dei consumi, dall'aumento delle entrate derivanti dalle esportazioni agricole e dal miglioramento della riscossione delle imposte. Nell'autunno 2014, la Moldova ha firmato un accordo di associazione e un accordo di libero scambio globale e approfondito con l'UE (AA/DCFTA), che collega i prodotti moldavi al più grande mercato del mondo. L'AA/DCFTA dell'UE ha contribuito a una crescita significativa delle esportazioni della Moldova verso l'UE. Nel 2017, l'UE ha acquistato oltre il 65% delle esportazioni della Moldavia, un cambiamento importante rispetto a 20 anni prima, quando la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) riceveva oltre il 69% delle esportazioni della Moldavia. Una rapina di 1 miliardo di dollari di asset stripping delle banche moldave alla fine del 2014 ha prodotto uno shock significativo per l'economia nel 2015; il successivo salvataggio delle banche ha aumentato le pressioni inflazionistiche e ha contribuito al deprezzamento del leu e a una recessione minore. La crescita della Moldavia è stata anche ostacolata dalla corruzione endemica, che limita la crescita delle imprese e scoraggia gli investimenti stranieri, e dalle restrizioni russe sulle importazioni di prodotti agricoli della Moldavia. La spinta del governo per ripristinare la stabilità e attuare riforme significative ha portato all'approvazione nel 2016 di un programma triennale del FMI da 179 milioni di dollari incentrato sul miglioramento del contesto bancario e fiscale, insieme a ulteriori programmi di assistenza da parte dell'UE, della Banca Mondiale e della Romania. La Moldavia ha ricevuto due tranche del FMI nel 2017, per un totale di oltre 42,5 milioni di dollari. A lungo termine, l'economia della Moldavia rimane vulnerabile alla corruzione, all'incertezza politica, alla debole capacità amministrativa, agli interessi burocratici acquisiti, alla dipendenza dalle importazioni di energia, alla pressione politica ed economica russa, alla forte dipendenza dalle esportazioni agricole e al separatismo irrisolto nella regione moldava della Transnistria. Militare La Moldavia è costituzionalmente neutrale, ma ha mantenuto relazioni con la NATO dal 1992; la cooperazione bilaterale è iniziata quando la Moldavia ha aderito al programma di Partenariato per la Pace della NATO nel 1994; La Moldavia ha contribuito con un piccolo numero di truppe alla Forza del Kosovo (KFOR) della NATO dal 2014 e un ufficio civile di collegamento della NATO è stato istituito in Moldavia nel 2017 su richiesta del governo moldavo per promuovere la cooperazione pratica e facilitare il sostegno (2021) Questioni transnazionali Controversie internazionali. Moldavia e Ucraina gestiscono postazioni doganali congiunte per monitorare il transito di persone e merci attraverso la regione separatista della Transnistria della Moldavia, che rimane sotto gli auspici di una missione di mantenimento della pace incaricata dall'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa composta da truppe moldave, transnistriane, russe e ucraine Droghe illecite. Coltivazione limitata di papavero da oppio e cannabis, principalmente per il consumo della CSI; punto di trasbordo per droghe illecite dall'Asia sud-occidentale attraverso l'Asia centrale verso la Russia, l'Europa occidentale e possibilmente gli Stati Uniti; criminalità diffusa e attività economica sotterranea. L'impatto di una siccità del 2007 sulle piante in Moldavia e in alcune parti dell'Ucraina e della Romania è illustrato da un paio di immagini (questa e la prossima). L'impatto di una siccità del 2007 sulle piante in Moldavia e in alcune parti dell'Ucraina e della Romania è illustrato da un paio di immagini. Le foto sono immagini di anomalie della vegetazione che indicano quanto velocemente le piante stavano prendendo luce e crescendo. Le aree verdi sono regioni in cui le piante erano più grandi e più frondose (portando a una maggiore fotosintesi) di quanto non fossero in media dal 2000 al 2006. Le aree marroni mostrano dove le piante erano più piccole o meno frondose della media, in questo caso a causa della siccità. Le aree grigie indicano dove le nuvole hanno bloccato il terreno dalla vista durante il periodo di osservazione e il blu è acqua. L'immagine satellitare di cui sopra è una raccolta di dati giornalieri raccolti tra il 28 luglio 28 e il 12 agosto 2007, quando l'impatto della siccità è stato al massimo. Le colture estive, come il mais e i girasoli, erano in una fase critica di sviluppo, durante la quale l'acqua era essenziale. Il tono marrone intenso che copre tutta la Moldavia rivela che il clima caldo e secco ha devastato le piante. L'immagine seguente, dal 29 agosto al 13 settembre, rivela quanto le condizioni possono cambiare in un solo mese. Parte di ciò che era stato marrone è spazzolato di verde dove le piante hanno risposto alle piogge. Utile anche se le precipitazioni evidentemente erano per quelle piante che stavano ancora crescendo, è arrivato troppo tardi per migliorare le condizioni delle colture in generale. Foto per gentile concessione della NASA. Moldàvia. Regione (38.000 kmq) storica della Romania, compresa tra la Bucovina a Nord, i Carpazi Orientali a Ovest, la Valacchia a Sud e il fiume Prut a Est. Costituita da un tavolato digradante da occidente a oriente, comprende il bacino del fiume Siret e il settore occidentale di quello del Prut. Centri principali: Galati, Jasi, Bacau. - St. - La M. fece parte della Dacia romana. Principato autonomo dal XIV sec., sotto il Governo di Bogdan si ingrandì progressivamente fino alla Bucovina, alla Bessarabia e alla foce del fiume Danubio, raggiungendo il suo massimo splendore nei secc. XV-XVI, durante il Regno di Stefano il Grande. Disputata tra Polonia, Russia, Austria e Turchia durante i secc. XVIII-XIX, fu posta nel 1856 sotto la sovranità dei Turchi, e sotto la protezione collettiva delle grandi potenze. Nel 1859 fu unita alla Valacchia; furono così creati i Principati uniti di Valacchia e M., da cui in seguito ebbe origine la Romania. Stato (33.700 kmq; 3.599.528 ab.) dell'Europa orientale. Confina a Ovest con la Romania, a Nord, Est e Sud con l'Ucraina. Capitale: Chisinau. Città principali: Balti, Tighina, Tiraspol. Ordinamento: Repubblica. Moneta: leu. Lingua ufficiale: moldavo; diffusi il russo e l'ucraino. Religione: cattolica e cristiano-ortodossa. La popolazione è formata in maggioranza da Moldavi; seguono Ucraini, Russi, Gaugazi, Bulgari ed Ebrei. GEOGRAFIA La M. si estende nella parte centrale della Bessarabia, tra il fiume Prut (che la divide dalla Romania) e l'Ucraina. Il territorio è occupato da un ripiano inciso da numerosi fiumi, di cui il più importante è il Dnestr. Il sistema orografico è costituito da una serie di modesti rilievi collinari situati nel Nord e nel centro del Paese. La presenza di molti corsi d'acqua tempera il clima continentale e modella il paesaggio, dando origine a steppe erbose che predominano sulle foreste di latifoglie. ECONOMIA L'agricoltura è molto fiorente (viti, cereali, patate, barbabietole da zucchero, tabacco) e costituisce una parte molto importante dell'economia moldava. Caratteristiche sono le coltivazioni di alberi da frutta, girasoli ed essenze odorose (lavanda, menta, salvia, rose). Un'altra importante risorsa del Paese è costituita dall'allevamento (bovini, ovini, suini). L'industria è sviluppata nei settori alimentare, del legno, dei metalli, tessile, conciario, dell'abbigliamento. Importante anche la produzione di energia elettrica. STORIA La M. è una regione storica della Romania i cui territori orientali furono però spesso sotto il dominio russo. La regione approssimativamente coincidente con la M. indipendente fu abitata sin dal Paleolitico. In tempi storici (II-III sec. d.C.) i Romani estesero la loro influenza sulla parte meridionale del Paese, mentre a Nord continuarono a permanere le popolazioni dei Daci, degli Sciti e dei Geti. Con il declino e la caduta dell'Impero romano, la M. divenne terra di transito verso occidente dei barbari e subì numerose devastazioni. Particolarmente gravi furono quelle degli Unni (375-453), degli Avari e Bulgari (VI-IX secc.) e dei Magiari (X sec.). Dopo il IX sec. fu invasa da popoli turchi e mongoli sino a quando, nei secc. XII e XIV, i Valacchi arrivarono nel Paese e fondarono piccoli Stati, tributari dell'Ungheria. Unificatisi in un solo principato nel 1359, i Moldavi estesero il loro dominio sino al Mar Nero e al fiume Dnestr, prima di diventare vassalli della Polonia nel 1387. Nel XV sec. la M. cominciò ad essere oggetto delle mire dei Turchi, che infine, nel 1538 occuparono tutto il Paese. La dominazione turca durò quasi ininterrottamente sino al XIX sec. Nel 1812, infatti, la pace di Bucarest pose fine al dominio turco, ma assegnò il territorio della futura M. indipendente (Bessarabia) alla Russia, che lo detenne sino alla fine della prima guerra mondiale. Nel 1918 la Bessarabia fu ceduta alla Romania. L'Unione Sovietica rioccupò la regione nel 1940. Essa tornò a essere rumena quando i Tedeschi invasero l'Unione Sovietica nel 1941. I Sovietici si impossessarono definitivamente del territorio nel 1944 e ne fecero la Repubblica Socialista Sovietica di M. Solo alla fine degli anni Ottanta, con il dilagare dei particolarismi nazionali in tutta l'Unione Sovietica, la M. sovietica dichiarò prima la propria sovranità e poi l'indipendenza nel 1991, partecipando alla fondazione della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) e costituendosi in Respublika Moldova con a capo dello Stato Mircea Snegur, del Partito democratico agrario. Si formarono due schieramenti politici interni: da un lato i sostenitori di una riunificazione con la Romania, dall'altro i sostenitori della minoranza russa della popolazione e di una politica filorussa. Tali contrasti arrivarono a provocare sanguinosi scontri, conclusisi con una serie di accordi (1992), con i quali si accordava il diritto di secessione alla regione russofona della Transdnestria, sulla riva sinistra del fiume Dnestr, in caso di annessione alla Romania della M. Nel 1993 fu ratificata l'adesione della M. al CSI, confermata definitivamente dal referendum del 1994. Nell'agosto 1994 entrò in vigore la nuova Costituzione. Nel 1995 la M. entrò a far parte del Consiglio d'Europa. Le elezioni del novembre 1996 decretarono la nomina a presidente di Petru Lucinschi, che proseguì sulla via delle riforme economiche, ma la vittoria dei comunisti nelle elezioni parlamentari del marzo 1998 fu interpretata come un segno di rifiuto verso la politica governativa. Nel 2000 dissidi governativi portarono allo scioglimento del Parlamento; le elezioni anticipate del febbraio 2001 si conclusero con la vittoria di Vladimir Voronin, del Partito comunista. Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
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